È risaputo che il Lago di Garda conti 370 km quadrati di estensione e tocchi ben 3 regioni, ma forse non è ben noto quanto il territorio circostante presenti caratteristiche climatiche e proposte turistiche differenti di zona in zona.
In questo articolo vi porteremo alla scoperta della sponda trentina e delle esperienze accessibili in sedia a rotelle nel Garda Trentino.
Curiosi? Continuate a leggere per scoprire di più!
Prima di portarvi nel vivo dell’esperienza, facciamo un passo indietro, e capiamo meglio come si sviluppa il territorio del Garda Trentino.
Mentre il Veneto e la Lombardia si contendono le sponde del centro-sud del Lago di Garda, al Trentino spetta la punta nord: un’area lunga e stretta circondata, negli altri lati, dalle Dolomiti e dalla Valle dei Laghi.
Definito come “IL MARE DOLCE DELLE ALPI” il territorio del Garda Trentino presenta un micro-clima mediterraneo in un contesto puramente alpino, un clima che crea le condizioni favorevoli per la coltivazione dell’olivo e dalla vite e che presenta un paesaggio unico nel suo genere.
È arrivato il momento di scoprire il territorio! Il primo giorno lo dedichiamo alla scoperta della Valle dei Laghi, un territorio noto per la produzione del Vino Santo, gli scorci paesaggistici adornati da castelli e i suoi 7 laghetti.
Iniziamo ad immergerci tra i sapori tipici del territorio visitando la Cantina Pisoni, un’azienda agricola a conduzione familiare fondata nel lontano 1852.
Tra le poche cantine del Trentino specializzata nella produzione del rinomato Vino Santo Trentino DOC, Cantina Pisoni si contraddistingue per la sua produzione di vini bianchi e rossi ottenuti grazie a metodi di coltivazione biologica e biodinamica.
Per conoscere i segreti che si nascondono dietro alla coltivazione biodinamica nel rispetto del calendario lunare e all’utilizzo di tecniche di coltivazioni antiche come l’aratro trainato dal cavallo, è possibile partecipare ad una visita guidata.
Con enorme soddisfazione il Signor Marco ci racconta come la quarta generazione, subentrata da pochi anni, stia realizzando nuovi ed intraprendenti progetti. Eclatante è il traguardo ottenuto con l’associazione Vignaioli della Valle dei Laghi: la produzione del Reboro. Un vino prodotto con il vitigno Rebo, lasciato appassire sulle Arele e successivamente passato in botti di rovere per circa tre anni.
La visita termina con una degustazione di vini, dal Nosiola al Reboro, fino a terminare con il dolce Vin Santo, il tutto accompagnato da prodotti tipici locali.
Informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle per visitare Cantina Pisoni:
Per raggiungere l’azienda si percorre un tratto asfaltato. Il perimetro esterno calpestabile dell’azienda è caratterizzato da tratti di ghiaino alternato ad asfalto.
Le tappe della visita guidata:
Per accedere al locale in cui avviene la degustazione, l’ingresso è a livello. Internamente è ampio e presenta ampi spazi per le manovre. Per accedere al bagno è necessario superare una porta a spinta, giunti ai servizi ci si accorge che le dimensioni sono medie e non vi sono maniglioni.
È possibile raggiungere l’appassitoio, presente al piano superiore del locale, tramite un montacarichi. Da qui si potrà godere di un magnifico panorama sui Monti circostanti coccolati del profumo dei grappoli.
In soli 10 minuti di auto da Cantina Pisoni è possibile raggiungere un’oasi di pace e romanticismo: il Lago di Toblino con il suo misterioso Castello.
Il lago, non balneabile, è circondato dalla natura in cui ci si può addentrare superato un breve tratto sterrato.
Passeggiando sulla passerella in legno che costeggia il lago, qua e là, notiamo che i canneti compongono delle piccole aperture da cui è possibile ammirare il Castel Toblino, un Castello dalle origini antichissime.
Pensate che il suo nucleo originario risale al 201 d.C. quando venne eretto un tempietto dedicato al culto dei fati.
Grazie alla sua posizione leggermente rialzata, nel corso dei secoli venne utilizzato come punto strategico militare divenendo una piccola fortezza.
Al giorno d’oggi, Castel Toblino è una struttura ricettiva privata al cui interno ospita un bar e un ristorante.
Il nostro consiglio è di programmare la visita della durata di un paio d’ore durante la stagione autunnale nell’orario del tramonto: rimarrete affascinati dai colori che si riflettono sul lago.
Informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle per visitare il Lago di Toblino:
Le stecche in legno che compongono la passerella sono distanziate tra loro di qualche centimetro, attenzione con le ruote della sedia a rotelle, potreste rimanere incastrati.
Non abbiamo visitato internamente il giardino e le aree del castello quindi non riusciamo a fornirvi dettaglio utili rispetto all’accessibilità del Castello.
Happy hour time: direzione degustazione birra artigianale!
Guidando per circa 30 minuti in direzione Arco si raggiunge la Birreria Impavida, un birrificio artigianale aperto nel 2020.
Un nome solitamente cela una storia…
“IMPAVIDA” è l’aggettivo con cui, le due donne che gli hanno dato la vita, amano descrivere il loro carattere e personalità soprattutto per aver fortemente affrontato l’apertura di un locale nel bel mezzo di una pandemia globale.
Accedendo alla birreria si viene subito accolti da uno stile giovane dai tratti americaneggiante, avvolto da un mix di aromi e profumi.
Prima di assaggiare i prodotti impavidi, ci dirigiamo nell’area produttiva per scoprire ciò che vi si cela dietro la preparazione artigianale della birra.
Lo sapete che per legge la birra artigianale deve essere non filtrata e non pastorizzata?
Durante la visita guidata abbiamo appreso che questi trattamenti sono vietati in quanto riducono la qualità e l’autenticità della birra.
Molto attenti alla sostenibilità ambientale, hanno scelto di utilizzare del malto d’orzo proveniente da coltivazioni OGM Free e il lievito di birra viene riciclato dalla lavorazione della birra. Inoltre, le lattine utilizzate sono da 0.44 interamente realizzate in alluminio, un materiale riciclabile all’infinito.
Il tanto atteso momento degustazione è arrivato: tra 10 birre artigianali ognuna con caratteristiche diverse è davvero dura sceglierne una, non si può fare un assaggio di ognuna?!
E dopo una buona birra, bisogna svuotare la vescica! No problem, salendo con l’ascensore al piano superiore si trova un bagno di design attrezzato.
Informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle per visitare la Birreria Impavida:
L’ingresso è a livello.
Il bancone presenta un’altezza consona per rapportarsi con il personale, il salone è ampio e agevole da girare in autonomia in carrozzina.
Dopo una birra artigianale, la cena non può che essere un bel paninozzo farcito!
Per raggiungere il locale riprendiamo l’auto e ci dirigiamo in centro Riva del Garda, paese in cui trascorreremo la notte.
Siamo arrivati da Panem, una bottega gourmet con un obiettivo ben preciso: raccontare l’Italia attraverso 20 panini, uno per ogni regione, e un panino a km0 il panino Riva del Garda.
Ogni panino è assemblato al momento con ingredienti selezionati, eccellenze enogastronomiche, scelte per rappresentare al meglio la regione di corrispondenza.
Ovviamente, io Sara, non potevo non testare il panino km0 composto da carne salada, insalata, mele, aceto balsamico e casolet alle noci, un connubio di sapori elegantemente equilibrati.
Ale invece ha preferito la bruschetta, gustandola fino all’ultimo pomodorino.
Tutto molto bello e gustoso ma in termini di accessibilità?
Informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle Panem Riva del Garda:
Il locale, con ingresso a livello, si dispone in due sale: una inferiore e fruibile in sedia a ruote e una superiore raggiungibile solo superando una lunga rampa di scale.
Il bagno presenta delle misure contenute e dispone di maniglioni.
La prima giornata è volta al termine, ci apprestiamo a raggiungere il nostro alloggio totalmente inclusivo per la notte: Residence Trieste (a breve un articolo dettagliato).
Pronti per una nuova giornata suddivisa tra attività sportiva e cultura?
Addentato un croissant del Caffè Maroni lungo il tragitto (si, stranamente eravamo strette con i tempi e si Ale era totalmente ricoperta di zucchero al velo) ci siamo dirette all’ufficio di Garda Trentino dove ci aspettavano le special bike di REMOOVE.
Prima di raccontarvi dell’esperienza in bici, facciamo un passo indietro per darvi un consiglio non richiesto!
Calcolate bene le tempistiche e per la colazione fermatevi presso il Caffè Maroni, un bar nel centro di Riva del Garda accessibile in sedia a rotelle.
Qui troverete un’ampia scelta tra croissant, pastine alla crema, dolci e strudel. La vetrina sembrava così deliziosa che è stata un’eresia scappare via! Plus del locale è la presenza di bagno attrezzato e personale super cortese.
Smaltiamo subito la colazione con un’attività movimentata: una pedalata!
Scrollato di dosso lo zucchero al velo ci siamo sedute su uno sfavillante tandem affiancato, una special bike di Remoove: la Fun2Go.
Acceso il motore elettrico ci dirigiamo verso l’inizio della ciclabile del Sarca, una ciclabile dal fondo totalmente asfaltato e perlopiù pianeggiante.
Costeggiato il Lago di Garda e superato alcuni chioschetti si raggiunge il porto turistico di Riva del Garda: Porto San Nicolò.
Fermatevi per alcuni scatti prima di riprendere la pedalata e dirigervi verso la spiaggia. La ciclabile vi condurrà in un tratto attorniato da un paesaggio verde pullulante di vigneti, ulivi e distese di broccolo di Torbole, il tutto racchiuso da un lato dallo scorrere del fiume Sarca, dall’altro dal Monte Brione.
Forse il tratto più rilassante della ciclabile del Sarca.
Man mano che pedalavamo, vedevamo stagliarsi difronte a noi, sempre più nitido, uno sperone di roccia da cui domina il famosissimo Castello di Arco.
Un’altra piccola sosta per fotografare il castello e poi via verso il centro di Arco, molto caratteristici sono i suoi mercatini di soli prodotti artigianali nel periodo natalizio.
Si sa, l’attività fisica aumenta l’appetito: next stop cibo!
Se in questo momento siete mooooolto affamati vi conviene saltare direttamente alla prossima esperienza, di seguito vi aspetteranno delle foto succulente!
Ormai ci conoscete e sapete quanto adoriamo assaggiare i cibi locali, dobbiamo dire che in questo Madonna delle Vittorie ci ha molto più che soddisfatte.
Nata come Cantina, negli anni 2000 Madonna delle Vittorie, si è ampliata anche come frantoio iniziando a produrre un olio extravergine d’oliva di alta qualità grazie al mirco-clima mediterraneo del territorio.
Come filosofia aziendale, la Famiglia Marzano ha scelto di anticipare il periodo di raccolta delle olive ai primi di novembre e di frangerle il giorno stesso a bassa temperatura (tra i 22 e i 28 gradi), per assicurarsi la produzione di un olio extravergine d’oliva di qualità superiore, dalle note fruttate e piccanti.
Molto interessante la teoria, ma la pratica? Ovviamente abbiamo fatto una degustazione d’olio!
Il sapore intenso dell’olio s’accostava dolcemente al pane casereccio: una libidine per le papille gustative.
Addentrandoci nel vivo del pranzo possiamo affermare che Madonna delle Vittorie, propone una cucina casereccia scegliendo accuratamente i suoi fornitori tra i produttori locali.
Noi abbiamo gustato un antipasto misto composto, tra le altre cose, dalla tipica carne salata, degli speciali paccheri con pesto di broccolo di Torbole, salsiccia e salsina alla ricotta, e per finire in dolcezza uno strudel rivisitato.
Voto al cibo: diesccccccci!
Informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle Madonna delle Vittorie:
Cantina e Frantoio Madonne delle Vittorie si è rivelato un luogo totalmente accessibile in carrozzina, gli spazi interni sono ampi e permettono le manovre, il personale molto attento e cortese, e vi è presente un bagno attrezzato.
Che dite, possiamo aggiungerci anche la lode?
Sazi e soddisfatti si parte, pedaliamo verso la cultura!
Tornati a Riva del Garda è ora di visitare la città quasi totalmente pianeggiante il cui manto stradale non presenta particolari disconnessioni.
Uno sguardo alla guida “ORA” realizzata da Garda Trentino, uno sguardo in su per osservare quanto scritto e la città dal passato antico si rivela difronte a noi.
Immancabile una passeggiata sotto alla loggia, fermandosi, poco prima dell’arco, ad ammirare così incorniciata la Torre Apponale.
La scoperta della città non è ancora conclusa ma, prima che arrivino le 18.00 e s’appresti alla chiusura, correte in visita al MAG – MUSEO ALTO GARDA.
Ospitato all’interno della Rocca di Riva del Garda, circondato da acqua e fiorenti giardini, il MAG- Museo Alto Garda ospita 4 diverse mostre permanenti e, di mese in mese, alcune mostre temporanee.
Durante il nostro soggiorno era in corso la mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina nei disegni autografi di Casa Buonarrotti”, se vi apprestate riuscite a vederla anche voi, è aperta fino al 23 ottobre 2022.
Superato il ponte e l’ingresso a livello della rocca raggiungerete l’ascensore e salirete al primo piano. Varcata la porta ci accorge di un leggio con un QR-code, scansionatelo, vi comparirà un’audioguida che racconta nel dettaglio le opere presenti nella Pinacoteca. Una modalità eccellente ed inclusiva per fruire di un museo!
Tra quadri rappresentanti il paesaggio di Riva del Garda e mappe storiche, si giunge alla mostra temporaneadedicata a Michelangelo: una passeggiata culturale, tra fogli antichi e bozzetti di mezzo millennio fa.
L’esposizione ci ha permesso di immergerci nel complesso processo creativo che portò l’artista alla realizzazione della volta e successivamente del Giudizio Universale, è pazzesco pensare come Michelangelo vi lavorò da solo, disteso a testa in su sui ponteggi per mesi, con il colore che spesso gli cadeva in faccia, cercando di immaginare le giuste proporzioni e l’effetto che da terra avrebbe dovuto fare l’intero affresco.
Un’impresa a dir poco titanica che lascia, ancor’oggi, tutti sbigottiti!
Informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle per visitare il MAG- Museo dell’Alto Garda
Il MAG è accessibile in carrozzina, un museo che assolutamente ci sentiamo di consigliarvi.
Le opere sono dotate di didascalie posizionate ad un’altezza fruibile per la lettura, internamente il museo non presenta alcun dislivello e il bagno, posizionato all’esterno, è dotato di maniglioni e di wc posto sopra un rialzo.
Con gli occhi colmi di stupore e magnificenza dirigetevi all’ultima tappa del weekend: l’ascensore panoramico di Riva del Garda.
Per raggiungerlo è necessario attraversare il ghetto ebraico e salire su un primo ascensore, uscirete davanti all’entrata dell’attrazione, a pochi passi dal parcheggio coperto Monte Oro.
Addentratevi, subito noterete che è possibile usufruire di un ascensore per evitare le scale e raggiungere l’ascensore panoramico.
Mostrato il biglietto ed atteso il turno salite senza alcuna difficoltà sull’ascensore panoramico verticale, si avete letto bene “verticale” per riprendere l’idea della seggiovia lì presente negli anni Cinquanta.
Da una cabina in vetro trasparente osserverete la Torre Apponale e i quartieri storici della città, via via rimpicciolirsi.
Dall’altra parte, man mano che si sale ci si avvicina sempre più al Bastione, una fortezza costruita sul Monte Rocchetta come punto di avvistamento dalla Repubblica Veneziana.
Din din din arrivati!
Subito dinnanzi la meraviglia: Riva del Garda contornata da Lago e dal Monte Baldo in una giornata di sole limpidissima.
Informazioni utili:
Richiedendo la Garda Guest Card la tratta con l’ascensore panoramico è gratuita, potete ottenerla rivolgendovi al personale dell’alloggio convenzionato in cui pernotterete.
Se il vostro alloggio non dovesse essere convenzionato, sul sito troverete le tariffe complete.
Il weekend è giunto al termine!
Diamo un arrivederci al territorio di Garda Trentino, ripromettendoci di tornare (magari in un’altra stagione) ci sono ancora tanti luoghi da visitare ed esperienze da testare.
Voi intanto appuntatevi queste tappe per il vostro prossimo soggiorno.
Quasi dimenticavamo…
Tutte le esperienze che abbiamo vissuto sono state organizzate dall’ente del turismo Garda Trentino in collaborazione con Elisa & Luca di Mi prendo e mi porto via all’interno del TRAVEL BOOTCAMP, un progetto formativo a cui abbiamo preso parte uno degli ultimi weekend di settembre.