Più piccolo delle vicine Verona e Padova, ma altrettanto meritevole di una visita è il nostro capoluogo di provincia: Treviso!
Molto spesso non viene incluso negli itinerari turistici veneti, erroneamente secondo noi, perché vi garantiamo che quando metterete piede in questa marca gioiosa et amorosa non ve ne pentirete!
Con la nostra ultima visita abbiamo testato l’accessibilità di quelli che secondo noi sono i luoghi più caratteristici di Treviso.
Siete pronti a scoprirli?
Non si può non arrivare a Treviso senza imbattersi subito nella piazza principale della città: Piazza dei Signori.
Circondata da portici, negozi ed osterie, Piazza dei Signori ospita numerosi palazzi raffinati e ricchi di storia. Ve ne segnalo in particolare due
Per raggiungere Piazza dei Signori noi abbiamo passeggiato sulla via pedonale principale pavimentata della città.
Treviso è ricca di “Cagnani” (termine locale per indicare i canali) per cui la seconda tappa non può che essere il Canale dei Buranelli.
Questa è la zona dove un tempo le donne usavano lavare i panni, e in cui si possono ammirare palazzi rinascimentali e medievali affacciati all’acqua che ricordano la vicina Venezia.
Non a caso il nome “Canale dei Buranelli” deriva dal fatto che lungo il canale vi era il magazzino di alcuni commercianti dell’Isola di Burano.
Passeggiando sui due ponticelli si possono scorgere e fotografare scorci spettacolari che mutano con il passare delle stagioni.
Vi sconsigliamo di passare sotto al portico che accosta il canale, la pavimentazione è costituita da ciottolato.
Tuttavia, è possibile passeggiare tra le vie pavimentate e raggiungere il Ponte della Malvasia dal quale estasiarsi guardando le opere scultoree di Mario Martinelli.
Come terza tappa abbiamo scelto di testare un pezzo di storia di Treviso ossia l’Isola della Pescheria. Pensate che in questo isolotto artificiale è dal lontano 1850 che viene ospitato il mercato del pesce, ben più di una vita fa!
Attraversando l’Isolotto, che presenta una pavimentazione omogenea con dei leggeri dislivelli alle estremità, si raggiunge un vecchio mulino ad acqua ancora in funzione.
Se un po’ ci conoscete, sapete che un museo per noi è sempre d’obbligo inserirlo! Uscendo leggermente dal centro storico, dalle parti del Duomo potrete accedere alla più antica sede museale civica di Treviso: il Museo Luigi Bailo.
Ospitato in un ex convento rinascimentale, totalmente ristrutturato nei primi anni 2000, il Museo Bailo è accessibile alle persone in sedia a ruote.
All’interno del museo è raccontata la storia artistica trevigiana dalla metà dell’800 a metà del 900, dando molto spazio all’artista Arturo Martini.
Di lui mi ha colpita un gesso in particolare nominato “Maternità”. Sinceramente mai e poi mai avrei attribuito quel titolo a quell’opera, guardandola io ne percepivo il tema dello scorrere del tempo, dell’anzianità.
È sempre affascinate cogliere come l’arte viva in modi differenti in relazione a chi l’ammira.