Parlare di rampe per i disabili è come parlare di bombole per un Sub, è una cosa fondamentale.
La legislazione impone che la pendenza non debba essere superiore all’8% ma nella realtà sappiamo che gli accomodamenti, spesso fatti a posteriori, non sono in linea con la normativa.
La questione è che io ho visto delle persone che abitano in un condominio imparare a fare i gradini con la carrozzina per mancanza di ascensore, ma anche se è lodevole la grinta non è una cosa possibile a tutti e specialmente per chi ha la tetraparesi da pci con conseguente depotenziamento muscolare.
Pensando alle rampe mi sovviene un articolo della recente cronaca che diceva di un paio di ragazzi che per bravata hanno fatto la scalinata del Tempio di Canova su un mini fuoristrada.
Sinceramente siccome non sono mai stato a Possagno pur se è a poca distanza da casa mia, una parte di me spera che, dovendo risistemare i danni che qualche personaggio che non brilla certo per intelligenza ha causato, si colga l’occasione per studiare una soluzione più inclusiva e quindi adibire ad esempio una parte della scalinata a rampa (possibilmente con pendenza adeguata) e mantenere la restante utilizzabile da persone non aventi problemi di mobilità.