Tra le 7 provincie, Rovigo è sicuramente l’ultima che viene in mente per una giornata fuori porta in Veneto!
Colti dalla curiosità e vogliosi di provare una meta insolita, vi ci siamo diretti il primo weekend di agosto con il nostro camper accessibile. Arrivati sabato, più o meno orario cena, abbiamo stazionato in un ampio e tranquillo parcheggio in Via Capo d’Istria a 15 minuti di passeggiata dal centro.
Tutti contenti ci incamminiamo per il centro storico ma un regalino scende dal cielo e tocca la gamba scoperta di Alessia: un escremento di piccione!
Tra urla, risate e conati di vomito puliamo Alessia e proseguiamo.
Arrivati in centro ci siamo seduti presso il caffè Molinari per un aperitivo alla frutta. Il cocktail bar si affaccia sulla suggestiva Piazza Vittorio Emanuele II, piazza circondata da vari edifici storici che raccontano la storia culturale della “Mesopotamia d’Italia”.
Lo so che molti non lo sanno (per la verità nemmeno noi prima di informarci per la visita) che Rovigo viene definita la “Mesopotamia d’Italia” poichè è delimitata dai due fiumi più lunghi d’Italia, il Po e l’Adige.
Tornando al nostro racconto…
Finito l’aperitivo siamo corsi in camper per la cena perché c’era troppo vento; Francesca aveva fatto il vaccino il giorno prima e non volevamo rischiare che si prendesse qualche malanno.
Ci siamo coricati e in un attimo è arrivata domenica 1 agosto…Let’s start!
La nostra giornata è iniziata con la visita al monumento artistico più noto di Rovigo: il Tempio della Rotonda.
Come si può dedurre dal nome, il Tempio, che risale agli anni a cavallo fra 500 e 600, presenta una pianta ottagonale. Si dice che venne eretto per conservare, onorare e adorare un’immagine della Madonna affrescata in un oratorio nella zona orientale della città.
Internamente il tempio è tutto affrescato, peccato che non tutti possano godere di questa vista: al momento della nostra visita il santuario era inaccessibile.
Abbiamo scoperto però che nel sito, è possibile fare una visita virtuale all’interno del Tempio.
Meio de nient!
Concludendo il discorso sull’accessibilità del tempio:
Terminata la visita al Tempio La Rotonda, ci siamo concessi una breve sosta nella Piazza intitolata al parlamentare Umberto Merlin sorta nel 1930 sull’ex ghetto ebraico.
Seduti su di una panchina in pietra, ci si può rilassare osservando i giochi d’acqua della fontana presente al centro della piazza.
Ricaricati siamo pronti per passeggiare tra le vie! Vi informiamo che la pavimentazione rodigina, all’esterno del centro storico, presenta varie disconnessioni.
Passando per Piazza Garibaldi, abbiamo raggiunto un’osteria presente nel libro osterie d’Italia: l’osteria ai Trani.
Ve la consigliamo fortemente: ottimo cibo e servizio eccellente.
Io ho gustato un tenerissimo filetto di manzo al pepe rosa, verdure grigliate e le patate “sofegà”; Alessia invece una cotoletta di vitello con fondente di parmigiano al rosmarino chips di ravanelli agli agrumi e le patatine fritte.
Abbiamo pranzato esternamente perché era una bella giornata ed Alessia non aveva bisogno del bagno, ma vi segnaliamo che per accedere all’osteria vi è uno scalino e il bagno non è attrezzato.
Concluso il pranzo ci avviamo per l’ultima tappa della giornata nell’ombra del Giardino di Piazza Matteotti in cui potrete vedere i resti del Castello di Rovigo composti da:
Purtroppo, non abbiamo visito nessun museo, erano tutti chiuso di domenica.
Tutto sommato Rovigo è stata una scelta azzeccata: calda giornata di sole, pochissima gente in città, cibo eccellente e soprattutto zero traffico!