Conoscete la città di Asolo? Si tratta di un luogo di fascino unico, situato in un’area collinare e racchiuso all’interno delle rovine dell’antica cerchia muraria.
Il panorama che la circonda, la sua storia millenaria, i poeti e gli scrittori che l’hanno vissuta, hanno reso questo borgo una meta molto apprezzata.
Noi l’abbiamo visitata, pochi sabati fa, assieme all’amico e blogger Michele Celebrin.
Asolo è definita un “museo all’aperto” perché è possibile rivivere il suo passato passeggiando tra le vie e gli edifici di un tempo.
Per testarne l’accessibilità, dal parcheggio di Piazza Garibaldi siamo scesi verso Porta Loreggia. Lì vicino si trova la fontanella Zen, una fontana costruita nel 1570 circa, che assetava i viandanti e ogni persona che entrava e usciva dalla città. Tuttora da qui sgorga fresca acqua.
Abbiamo risalito via Browning con i suoi negozi di prodotti artigianali e i suoi caratteristici portici. La via prende il nome dal poeta inglese Robert Browning che abitò in quello che oggi è l’Hotel Villa Cipriani.
Attraversando la via abbiamo raggiunto la Cattedrale di Santa Maria Assunta accedendovi da un’entrata secondaria dotata di rampa. Le porte a battente costruite in legno sono pesanti e per aprirle una mano in più è necessaria.
Dopo un paio di foto, ci siamo diretti di nuovo verso Piazza Garibaldi, la piazza principale, dove risalta la fontana con il leone alato, segno del passaggio della Serenissima.
Da qui si possono scorgere la Torre Civica, il Palazzo della Ragione e la Cattedrale. La piazza si trova in pendenza, se vi fermate per ammirare la vista ricordate i freni. La pavimentazione della piazza come quella di tutto il centro storico è rivestita di sampietrini. Michele con la sua carrozzina dotata di propulsore non ha avuto difficoltà a girovagare, mentre Alessia con la carrozzina manuale ha avuto bisogno di aiuto.
Siamo andati poi nella vicina piazza Brugnoli, dove si trova l’acquedotto romano (chiamato “la Bot”, ovvero la botte) che ancora oggi continua ad alimentare la fontana maggiore. L’acquedotto non è visitabile internamente per la presenza di gradini. Qui, ogni seconda domenica del mese si svolge il mercatino dell’antiquariato.
Abbiamo poi tentato l’impresa: salire in cima alla Rocca di Asolo, fortificazione costruita come posto di avanguardia strategico a scopo difensivo. Ci siamo però ben presto ritirate dalla missione, la salita era ardua per noi. Michele, invece, con la sua carrozza motorizzata ha continuato con tenacia. Poco dopo è dovuto tornare in dietro, nemmeno per lui era possibile proseguire.
Anche il Castello di Asolo (o Palazzo Pretorio) e la Torre dell’Orologio non sono accessibili. Il tratto di salita in ciottolato è molto ripido. Solo Michele è riuscito a salire la pendenza, ma una volta in cima ha constatato che non era possibile muoversi ulteriormente.
Il Castello visse il suo massimo splendore nel periodo della Repubblica di Venezia. In quell’epoca è stata dimora di Caterina Cornaro Regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia che rese il palazzo un’importante punto di incontro per artisti ed intellettuali. Ora ospita il teatro cittadino “Eleonora Duse”.
Non potevamo non vedere la Casa di Eleonora Duse che si trova in via Canova 287. La si riconosce per il vivido colore rosso delle sue mura. Eleonora Duse, soprannominata “La Divina”, fu un’attrice internazionale che ad Asolo trovava riposo dalle fatiche del palcoscenico. In questa casa visse la sua tormentata storia d’amore con Gabriele D’Annunzio. Il poeta, dopo la morte della Divina, le dedicò una lapide che ancora oggi è affissa alla facciata della casa. Venne sepolta nel vicino cimitero di Sant’Anna rivolta verso il Monte Grappa, come da sua volontà, per onorare i soldati caduti nel Primo conflitto Mondiale.
Per raggiungere Casa Duse optate per la strada normale, e non scegliete invece il passaggio coperto e rialzato, la rampa che vi aspetterà alla fine è di ciottolato. Senza volerlo l’abbiamo testata per voi, la sua ripidità e scivolosità è piuttosto rischiosa.
Siamo, infine, entrati nell’accessibile Palazzo della Ragione, sede del Museo Civico di Asolo. Nel museo sono custoditi reperti archeologici e medievali e i ricordi di Caterina Cornaro e di Eleonora Duse. Noi però abbiamo deciso di andarci per visitare la mostra temporanea “Un bacio ancora”, un’esposizione di opere contemporanee che raccontano la natura di questo eterno gesto. La mostra è aperta tutti i weekend fino al giorno 13 marzo 2022. Ve la consigliamo.
Asolo con i suoi sali e scendi non è facile da vivere in sedia a ruote, ma vale la pena visitarla per quanto possibile e respirare la pace che questo luogo emana.