A fine settembre siamo partite per una nuova avventura alla ricerca di luoghi fruibili per tutti e la nostra destinazione è stata Padova: una città che ha molta storia da raccontare.
Facendo saltellare la carrozza di Alessia tra qualche sampietrino rialzato e qualche buca abbiamo raggiunto la nostra prima meta: il MUSME, Museo di Storia della Medicina.
Si tratta di un museo che racconta la storia e l’importante ruolo della medicina Padovana in maniera interattiva e originale.
E’ stato avvincente vedere antichi reperti e macchinari dell’epoca e testare le nostre conoscenze in ambito anatomico attraverso dei display e un tavolo virtuale. Noi non ce la siamo cavata molto bene, però possiamo dire di esserne uscite divertite e arricchite.
Dopo aver pranzato e aver recuperato energie ci siamo dirette verso l’Orto Botanico dell’Università di Padova, l’orto botanico più antico al mondo.
Nato per la coltivazione e lo studio di piante medicinali è diventato nel tempo il luogo fondamentale per lo sviluppo della medicina moderna, ad oggi ospita oltre 6.000 specie differenti da ogni parte del mondo.
Abbiamo scelto di prendere parte alla visita guidata (durata circa 1 ora e 30) che ci ha permesso di scoprire molte curiosità, in particolare siamo rimaste stupite alla notizia che l’Orto Botanico viene spesso derubato perché troppo ricco di piante mai viste.
Si potrebbero passare delle ore qui dentro, ma noi finita la visita guidata e aver scattato qualche foto ricordo, ci siamo dovute mettere in marcia per proseguire la nostra scoperta della città patavina.
Abbiamo raggiunto il cuore della città, la Basilica di S. Antonio, un monumento importante non solo per i pellegrini cristiani ma anche per gli amanti dell’arte. Questo maestoso edificio infatti è una fusione di diversi stili e caratteristiche architettoniche del passato.
Complice il poco tempo a disposizione abbiamo deciso di rimandare la visita interna, tuttavia inebriate da questa suggestiva bellezza ci siamo fatte tentare dalle bancarelle della piazza e abbiamo preso qualche souvenir.
A pochi passi dal Santo si trova la quinta piazza più grande d’Europa: stiamo parlando di Prato della Valle.
Circondato da un canale e da 78 statue che raffigurano i personaggi più illustri che hanno contribuito alla crescita della città, è un luogo davvero favoloso e perfetto da godere ad ogni ora del giorno.
Piccolo consiglio… se volete delle foto mozzafiato raggiungete Prato della Valle nella Golden Hour: tutto si tingerà di rosa!
Ormai si era fatta sera e come ultima tappa ci siamo spostate in piazza dei Signori, una delle piazze più suggestive e vitali della città. Le luci che illuminano i palazzi e gli edifici circostanti rendeva tutto ancora più magico.
Alzando lo sguardo verso la Torre dell’Orologio si può vedere l’orologio astronomico che funziona ancora oggi con l’antico sistema originario. Osservando il quadrante si nota che non è presente il segno della Bilancia questo perché l’orologio è costruito secondo il sistema zodiacale pre-romano.
La millenaria città Patavium riserva ancora tanti edifici e storie da scoprire, ma vi assicuriamo che vedendo questi 5 luoghi sarete soddisfatti e felici a fine giornata. Lasciatevi coinvolgere dalla sua atmosfera, buona scoperta!
P.S. A breve usciranno gli articoli specifici sul Musme e sull’Orto Botanico.